martedì 25 maggio 2010

pioggerellina dorata (Innaffiatura)

Venti giorni, praticamente consecutivi, di pioggia avevano indotto una percezione piuttosto alterata delle necessità idriche dell'appezzamento: piove, non occorre innaffiare mai, la roba cresce da sola, figata!
Il turgido sole di maggio ha duramente riportato alla realtà gli impresari agricoli. Bisogna bagnare e anche spesso. Secondo la tradizione contadina poi, l'innaffiatura migliore  - lo ricorda anche il Poncini - va fatta nelle prime ore di luce della giornata, possibilmente fra le 5.50 e le 6.45. Ciò per evitare sopprattutto che i raggi Uva/b danneggino le colture, compromettendo la sintesi cloroffiliana e lo sviluppo dei bulbi fruttiferi.
In merito un durissimo monito è arrivato dal Consulente Ufficiale, che con grazia e precisione ha messo in evidenza quella che era un'indiscutibile pratica scorretta. "Coglioni - ha chiosato con classe il Consulente - non bisogna bagnare le foglie, soprattutto dei pomodori, sennò si bruciano e la pianta soffre".
Sante parole, maestro Consulente, seguiremo il tuo verbo ponendo la preziosa pioggerellina solo alla base del fusto, con pazienza e precisione.
Nella foto uno dei famosi pomodori giganti della Casa Rossa, portati in dote all'attività agricola direttamente dal Consulente ufficiale, il quale ha raccomandato l'acquisto di pali in dimensioni adeguate (almeno 2 metri) per sorreggere con efficacia la crescita arbustea.

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