martedì 8 febbraio 2011

Vita nei boschi

Dopo le meritate (?) vacanze "Vita nei campi" ritorna a voi con un ricco programma di attività propedeutiche alla nuova stagione campestre e con tutti i consigli pratici per la corretta conduzione dell'attività agricola non professionale.
La prima significativa novità è rappresentata dall'inserto staccabile "Vita nei boschi" il periodico supplemento a "Vita nei campi", monograficamente dedicato alla deforestazione non amazzonica.
 L'attività boschiva va iniziata nelle prime ore della giornata, possibilmente non dopo una serata di spolvero e dotati di tutta l'attrezzatura tecnica che qui riassiumiamo:
- trattorino multimarcia Forst, dotato di precolica ribaltabile cardanica
- Seghe elettriche di diversa taglia per abbattimento e diramatura; nello specifico una Arnah piccola (newCo nata da uno spin off di Hsquarna) e una Stith grande a catena variabile multipla.
- guanti da lavoro in pelle bovina fioccata
- Ascia grande
- Bottiglie d'acqua (numerose)
- Salame e formaggio di casa (birrette Union)
- Mannaia per diramatura di dettaglio.


Nella fase di trasporto del legname il trattore tecnico risulta fondamentale in quanto allevia lo sforzo fisico necessario nelle altre fasi della lavorazione. Bisogna fare comunque attenzione nelle fasi di carico e scarico in quanto il prodotto potrebbe innavvertitamente colpire un collega di lavoro ferendolo gravemente, oppure cadere sulle estremità inferiori con analogo risultato.

Ecco la fase più delicata ed emozionante: quella dell'abbattimento. E' fondamentale valutare bene prima dove l'arbusto cadrà per evitare brutte sorprese o fratture mandibolari multiple. Altrettanto importante, nel momento topico, è pronunciare la frase del boscaiolo "atenti al pin che cade", non importa se non si tratta di un vero e proprio pino silvestre o marittimo.

Alla fine della giornata quando il sole sorseggia le colline rimane la soddisfazione di aver spostato un bel mucchio di tronchi e rametti senza sapere precisamente a quale fine ma con una serie di dolori articolari e lombari a imperituro monito di una più saggia condotta e di un più parsimonioso utilizzo delle residue capacità fisiche e psichiche.