Per l'appunto, non necessariamente nei mesi freddi l'attività orticola si arresta. Per esempio è possibile mangiare gli ortaggi prodotti durante l'estate e conservati correttamente.
Il tubero se ne sta in cantina, al riparo dalla luce e dal calore ma a volte esce e viene mangiato dall'agricoltore scaltro. Il buongustaio predilige le patate in tecia, utilizzando la ricetta originale e inconfondibile.
Chi lessa le patate non è uno vero!
Quindi ecco la vera ricetta.
Si prendono delle patate di varie dimensioni e si pelano. Questa fase non è fondamentale, quindi può essere affidata a manodopera non specializzata (mogli,. figli, parenti di secondo grado). Poi però la mano del cuoco è fondamentale. Le patate vanno infatti tagliate prima nel verso lungo in striscioline sottili di circa 0,5 cm (va bene anche di meno ma non di più). Poi vanno nuovamente tagliate sul lato corto, sempre con lo steso criterio di modo che i singoli pezzi siano più o meno omogenei. Una volta riempito, per quattro persone, uno scolapasta di patate tagliate, si può passare ad affettare finemente una cipolla, anche qui a fettine sottili che poi vanno ulteriormente tagliate nel verso opposto per ottenere pezzi piccoli.
In una padella antiaderente - questo è fondamentale e inderogabile - si fa scaldare un dito scarso d'olio d'oliva (se siete massicci l'olio può essere degnamente sostituito con lo strutto). A olio caldo mettere a cuocere la cipolla. Anche questa è una fase importante perchè non bisogna aver fretta di mettere a cuocere anche le patate, lasciando la cipolla imbiondire e ammorbidirsi per bene prima di procedere oltre.
Dopo circa 5 minuti a fuoco medio aggiungere le patate, salare abbondantemente, pepare, mescolare il tutto e incoperchiare, alzando la fiamma.
Dopo una decina di minuti si girano per bene le patate e si rimette il coperchio, operazione che va ripetuta per tre-quattro volte a intervalli più o meno brevi secondo come la fiamma arrostisce il fondo delle patate. Per capire quando le patate in tecia sono pronte basta assaggiare uno dei pezzi più grandi e verificare che non sia ancora duro. Solo a questo punto con il mestolo schiacciare come capita le patate (non tutte) in modo che il composto si amalgami un poco. Spegnere il fuoco e servire, magari con un goulash o con un sugo di arrosto o di faraona.
Tutti coloro che provassero questa ricetta probabilmente andrebbero incontro a un sonoro insuccesso in quanto manca ancora l'ingrediente segreto fondamentale per ottenere delle ottime patate in tecia.
Fin dalla taglio delle patate e della cipolla e per tutta la cottura è necessario infatti accompagnare la produzione con musica adeguata, necessariamente proveniente dai Balcani. Per tutti coloro che avessero un computer o una radio dab nei paraggi io consiglio vivamente Radio Cirilica, sempre senza pubblicità e con i migliori successi della tradizione serba e romané. Altrimenti consiglio un Saban Bajramovic o anche Fejat Sejdic d'annata.
Ecco, adesso veramente il piatto è servito.
domenica 31 ottobre 2010
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Le faccio anche io così, ricetta tramandata da mia nonna di origine austriaca a mia madre ora ultra novantenne, sono veramente speciali.
RispondiEliminaDimenticavo, .... piccola variante, in cottura aggiungere del rosmarino fresco tagliato finemente ...
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