Inizia nel peggiore dei modi la terza stagione del primo Piano quinquennale ordito dall'Azienda di Produzione Agricola massiva. Le potenti spire del capitalismo plutocratico hanno inflitto una severissima ma giusta lezione all'evidentemente fragile fede agro/leninista che sorregge l'azione aziendale.
Il sole dell'avvenire ha infatti illuminato anzitermpo le coltivazioni orticole, spingendo la compagine societaria a un improvvido atto di superbia capitalistica: l'acquisto e la messa a dimora di un numero imprecisato di piantine di diversa foggia e natura. Ma, così come ha respinto con cruda durezza la cieca furia nazista, il Generale Inverno ha severamente punito l'arroganza capitalistica agricola, sterminando gli acquisti anticipati ridotti a flosci steli rinsecchiti.
Siamo compagni che sbagliano e che il Partito saprà certamente riportare sulla retta via ma, caro capitalismo, ancora una volta hai messo in luce la tua intrinseca e fragile vacuità, tremula lucciola già spernta al primo soffio di maestrale pianificato pensiero.
domenica 22 aprile 2012
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